Il 30 marzo “apre al pubblico” la tradizione musicale pugliese

saga10Riportiamo tutto a casa. Con questo titolo, ripreso da un famoso album di Bob Dylan, si potrebbero sintetizzare gli obiettivi dell’Archivio delle musiche di tradizione della Puglia, messo in cantiere circa un anno fa dall’Associazione culturale Altrosud, a partire da un progetto coordinato dal sottoscritto e da Mimmo Ferraro, e realizzato grazie al contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e  della Regione Puglia. L’Archivio, allocato presso la Biblioteca Nazionale di Bari, consentirà finalmente a tutti gli appassionati e gli studiosi di accedere ai principali fondi di “registrazioni originali” – riprese direttamente dalla viva voce degli esecutori tradizionali – costituiti a partire dagli anni Cinquanta, che finora erano completamente inaccessibile o collocate in siti molto lontani dai luoghi originari. La struttura, e il sito web che conterrà tutti i cataloghi delle registrazioni disponibili, sono ormai pronti, e il tutto sarà inaugurato il 30 marzo, con una grande festa a cui parteciperanno molti protagonisti delle “tradizioni vive” ancora presenti in Puglia.
Con l’attivazione dell’Archivio, sarà finalmente possibile ascoltare direttamente le principali raccolte documentarie sulle musiche di tradizione della nostra Regione, da quelle conservate presso le principali istituzioni pubbliche – dall’Accademia di Santa Cecilia a Roma (Lomax/Carpitella 1954, Carpitella/De Martino 1959, Carpitella 1960 e così via) alle raccolte complete dell’archivio di Roberto Leydi a Bellinzona – a quelle conservate in archivi privati, che in molti casi sono state riversate in digitale e quindi salvaguardate dal deperimento dei nastri originali (fondo De Carolis; fondo Rinaldi/Sobrero; fondo Profazio; per venire ai più recenti, fondo Morabito e fondo Amati/Bagorda). Un corpus completo, che coinvolge ogni angolo della Puglia (anche se una maggiore quantità di registrazioni riguardano il Salento e il Gargano) in una fitta trama di suoni e di canti, una grandiosa “memoria musicale”, che viene definitivamente restituita alla fruizione pubblica.

A breve sarà disponibile il programma completo dell’iniziativa.

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