Nuove prospettive della ricerca sui patrimoni musicali tradizionali

Seminario di studio con proiezione di documentari ed esecuzioni dal vivo per zampogna, chitarra battente e voce

Lecce, Officine Cantelmo, via Michele De Pietro 12, 23-24 aprile, ore 18Marco Bena, degli Onnigaza, mentre suona il corruIl 23 e 24 aprile, alle Officine Cantelmo di Lecce, un seminario – Nuove prospettive della ricerca sui patrimoni musicali tradizionali – si propone di indagare alcune significative esperienze di studio condotte da ricercatori-musicisti che, spesso privi di ogni ruolo ufficiale all’interno dell’accademia, accanto al recupero delle forme dell’espressività popolare affiancano efficaci pratiche di valorizzazione e riattualizzazione dei patrimoni musicali, in stretta collaborazione con cantori ed esecutori tradizionali e con il pieno consenso delle comunità locali: esperienze di studio e di ricerca che, con esiti a volte particolarmente innovativi, hanno anche una connotazione “militante”, risultando fondate su una preliminare quanto profonda e passionale adesione ai valori propri della cultura popolare.

Il 23 aprile Flavia Gervasi (università di Montreal) introdurrà i lavori con una relazione dal titolo Cantare la “buona aria”: per uno studio delle pratiche vocali e dei modelli di savoir faire fra i cantori contadini della Grecìa salentina in cui racconterà degli esiti di una prolungata frequentazione degli “anziani” dell’area, depositari di antiche forme di canto.

A seguire un approfondimento sui repertori per chitarra battente in Calabria e in Gargano ad opera di Valentino Santagati, Adriano Castigliego e Pio Gravina che, all’esposizione delle loro ricerche, alterneranno esecuzioni dal vivo dei canti e musiche maggiormente rappresentative delle due regioni: nelle sue esibizioni, Santagati, che ha esteso le sue ricerche anche all’area grecanica in Calabria, si avvarrà della partecipazione straordinaria di Anna Cinzia Villani, brillante interprete non solo dei repertori salentini ma anche della Calabria Greca.

Il 24 aprile ci si sposta in Sardegna con Marcello Marras con una relazione su ballu sardu, ossia le diverse forme di danza che, nell’isola, rappresentano ancora uno dei più importanti momenti aggregativi delle diverse comunità e che, variamente articolato da zona a zona, richiede anche un’alta specializzazione tanto dei ballerini quanto dei musicisti. A seguire un’esposizione, intervallata da esecuzioni dal vivo, dei repertori laziali e cilentani per zampogna ad opera di Alessandro Mazziotti, che da anni conduce solitarie ricerche per il contando laziale e le parti più interne della Campania.

L’incontro sarà chiuso da un concerto per zampogne di Nicola Scaldaferri, Quirino Valvano e Piero Abitante che, di brano in brano, offriranno una vivacissima rappresentazione del repertorio lucano.

Per tutti gli interventi sono previste proiezione di documentari su aspetti di rilevante interesse sulle musiche tradizionali delle diverse aree prese in esame, dalla Sardegna alla Basilicata.

Il seminario, coordinato da Vincenzo Santoro e Sergio Torsello, ricade all’interno delle attività del progetto “La taranta nella rete”, inserito dal Ministero della Gioventù e dall’ANCI nel programma nazionale “La rete dei festival aperta ai giovani”.

Il seminario è gratuito ed aperto al pubblico. Per consentire una più agevole partecipazione anche da parte di giovani studiosi ed appassionati, sono state istituite borse di studio di 250 euro, destinate ai nati dal 01/01/1979 in poi, non residenti nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto.

Info: 0832. 303707; www.latarantenellarete.it; infotnr@gmail.com

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