Pisa Folk Festival 2013

Pisa Folk Festival 2013

Pisa Folk Festival 2013

Dal 30 maggio al 1 giugno, l’associazione PisaFolk propone tre giorni dedicati alle tradizioni popolari delle regioni italiane: teatro, dibattiti, documentari e molta musica.

Programma

Giovedì 30 maggio, ore 18.30, Cineclub Arsenale, vicolo Scaramucci 4

Proiezione dei documentari:

Un viaggio nella musica etnica. Veneto. Gualtiero Bertelli

Tradinnovazione: una musica glocal. Sardegna e Piemonte

Regia di Piero Cannizzaro

Ospiti: Piero Cannizzaro, documentarista

Giovedì 30 maggio, ore 21.30, Teatro Sant’Andrea, via del Cuore

Rappresentazione dello spettacolo teatrale: Antropolaroid di Tindaro Granata

Venerdì 31 maggio, ore 18.30, Polo Didattico Carmignani, Piazza dei Cavalieri

Presentazione dell’Enciclopedia della musica sarda

Ospiti: Marco Lutzu, antropologo ed etnomusicologo, curatore dell’opera e Vincenzo Santoro, responsabile Ufficio Cultura, Sport e Politiche Giovanili dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani

venerdì 31 maggio, ore 21.30, piazza Garibaldi

Unavantaluna in concerto

Sabato 1 giugno, ore 18,00, Aula Magna Facoltà di Scienze Politiche, via Serafini 3

Una politica pubblica per la musica popolare

Presentazione della Legge regionale sulla tutela e valorizzazione della musica pugliese di tradizione

Ospiti: Sergio Blasi, consigliere regionale in Puglia; Fabio Dei, demoetnoantropologo, Università di Pisa; Gian Bruno Ravenni, coordinatore Area Cultura, Direzione Generale Competitività del Sistema Regionale e Sviluppo delle Competenze, Regione Toscana; Vincenzo Santoro, responsabile Ufficio Cultura, Sport e Politiche Giovanili dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani

a seguire..

Sospiri e Battiti

Concerto acustico e presentazione del disco di Donatello Pisanello (Officina Zoè)

Sabato 1 giugno, ore 21.30, parco La Cittadella, piazza Terzanaia

Officina Zoè in concerto

Venerdì 31 maggio: ore 15-18 e sabato 1 giugno: ore 10-14, Stazione Leopolda, piazza Guerrazzi

Seminario teorico-pratico sulla pizzica pizzica dal Salento con Anna Cinzia Villani e Vincenzo Santoro

Il corso sarà diviso in due parti. La prima, di carattere pratico, dedicata all’apprendimento dei passi più semplici con l’ausilio delle musiche originali e di riproposta, alle dinamiche della danza di coppia e infine allo studio dei passi più complessi, con accenni alla figura del mesciu de ballu e all’uso del fazzoletto. La seconda, di carattere teorico, prenderà in esame le forme della tradizione coreutica e musicale del Salento (pizzica pizzica, pizzica tarantata e danza scherma, canti polivocali alla stisa, canti d’amore, canti di protesta, nenie funebri ecc.), gli studi sul tarantismo e sulla musica tradizionale salentina e infine la storia del folk revival e la produzione culturale (libri, film, cd ecc) che si è sviluppata negli ultimi anni attorno al movimento della pizzica.
L’Enciclopedia della musica sarda

Pubblicata con il quotidiano l’Unione Sarda in 16 volumi e distribuita in singole uscite settimanali a partire dall’aprile 2012, l’Enciclopedia della musica sarda costituisce l’opera più completa mai realizzata sul tema della musica popolare regionale. Fotografie, estratti sonori, schede descrittive sugli stili, le forme, i repertori e gli strumenti della musica sarda compongono un lavoro editoriale di grande impatto divulgativo, in grado di rappresentare con grande efficacia la straordinaria varietà del patrimonio coreutico e musicale dell’isola.

Unavantaluna

La ricerca costante dell’equilibrio fra tradizione e modernità è l’elemento che ispira l’attività del quintetto siciliano fin dal 2004, anno del primo concerto della carriera. Il nome del gruppo, come è scritto nella sua biografia, evoca la strada ma anche “la solitudine poetica delle notti in cui ti capita che la sola compagnia che hai è la luna”. L’uso di strumenti tipici del Mediterraneo, la ricercatezza dei suoni e le collaborazioni con artisti noti nei circuiti della world music testimoniano la pratica della contaminazione. L’uso del dialetto, l’attenzione nell’uso delle voci, la rievocazione in forma musicale dei gesti, dei linguaggi e dei rituali del popolo, con un ruolo di protagonista assoluto svolto dallo strumento della zampogna, costituiscono tuttavia la vera “cassetta degli attrezzi” del gruppo, mostrandone a tutti gli effetti l’anima “popolare”.

Officina Zoè

Con i suoi cinque dischi in studio e un’attività ormai più che ventennale, l’Officina Zoè è probabilmente il più noto ensamble di musica salentina attualmente in attività. Vanta collaborazioni cinematografiche e centinaia di concerti in tutto il mondo. Con un repertorio che spazia dai canti di lavoro, d’amore e di protesta alle “pizziche” nelle loro diverse declinazioni, propone una fra le interpretazioni più “classiche” del repertorio tradizionale salentino, che assume dal vivo la sua dimensione più genuina e spettacolare.

La legge regionale pugliese

Con la legge regionale 22 ottobre 2012, n.30, la Puglia è stata la prima regione italiana a dotarsi di uno strumento legislativo per la tutela e valorizzazione del patrimonio musicale di tradizione orale. Si tratta indubbiamente dell’ennesimo atto che conferma la grande vivacità del dibattito pubblico pugliese sui temi della cultura popolare. Alla presenza di autorevoli ospiti operanti in ambito istituzionale e accademico cercheremo di riflettere sulle ragioni che hanno dato slancio all’iniziativa legislativa pugliese e su come a partire dagli esperimenti pugliesi, anche in ossequio alla convenzione Unesco per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, recentemente approvata, si possano ipotizzare interventi simili in differenti contesti territoriali.

Sospiri e battiti

Sospiri e battiti è il titolo del primo lavoro solista di Donatello Pisanello, storico membro dell’Officina Zoè e da più di vent’anni attivo nel movimento di folk-revival salentino. Libero dai condizionamenti imposti dall’appartenenza a un genere, con Sospiri e Battiti Donatello esplora strade compositive inconsuete per un artista così fortemente legato al proprio territorio. La tradizione popolare rimane solo sullo sfondo di un lavoro strettamente personale, che più che ai repertori salentini sembra strizzare l’occhio al punk degli anni ’70. Non eccede in virtuosismi tecnicistici, lascia spazio al puro flusso di coscienza creativa di un organettista autodidatta ma dotato di un estro inconfondibile, capace di sfornare melodie e giochi sonori che subito ipnotizzano le orecchie dell’ascoltatore. Niente di già sentito, insomma. Un disco decisamente da scoprire.

Direzione artistica

Antonio Santoro: attività musicali, conferenze-dibattiti

Andrea Cerri: attività teatrali

maggiori info e programma completo su www.pisafolk.org

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