
“Il curioso intellettuale – ci racconta Janni – che tornava da un viaggio in Grecia, vi trovò opere di vecchi autori, tutti famosi per le stravaganti fantasie che essi avevano raccolto su popoli e paesi favolosi: probabile lettura per chi affrontava le lunghe ore oziose di un viaggio in mare, e forse l’equivalente dei libri e libercoli di science fiction che empiono le edicole-lbrerie delle nostre stazioni” (p. 368).
Ho approfondito consultando il testo di Gellio, le celeberrime Notti Attiche, che riporto di seguito (Libro IX cap. IV, nell’edizione UTET 2007, pp. 687-691):
Di ritorno dalla Grecia in Itaia arrivammo a Brindisi; e dopo lo sbarco passeggiavamo nel clebre porto gratificato da Quinto Ennio dell’appellativo un po’ antiquto ma assolutamente esatto di praeps [propizio].; e lì notammo una pila di libri messi in mostra per la vendita. Io subito, avidamente, punto sui libri. Erano tutti libri greci, pieni di racconti meravigliosi; fatti inauditi, da non credere; e scrittori antichi, di non lieve autorità: Aristea di Proconneso, Isigono di Nicea, Ctesia, Onesicritio, Polistefano, Egesia. I rotoli erano rovinati dal lungo abbandono, malconci, di orribile aspetto; nondimeno mi accostai e chiesi il prezzo, e sedotto dal costo incredibilmente basso, come non avrei sperato, con pochi soldi compro parecchi libri, e nelle due notti successive li scorro tutti, rapidamente. Via via che leggevo ho estratto e annotato certi fatti meravigliosi e per lo più mai trattati dai nostri autori; e ora li riverso nella presente raccolta in modo che il lettore, trovandosi a sentire parlare di queste cose, non faccia la figura dell’ignorante e dello sprovveduto.In quei libri dunque si trovano notizie come queste che seguono […].
L’immagine è tratta da www.romanoimpero.com
Per approfondire l’argomento può essere utile l’articolo di Alberto Stano Stampacchia Aulo Gellio e la Cultura in Brindisi nel II secolo d. C., in Brundisii res 1975, disponibile online cliccando qui: