Il porto di Brindisi al tempo dei romani era pieno di librerie! Leggendo lo splendido Il mare degli antichi di Pietro Janni (Dedalo 1996), mi sono imbattuto in una interessantissima cronaca del famoso ‘poligrfo’ Aulo Gellio, che scriveva nel II secolo d.C.
“Il curioso intellettuale – ci racconta Janni – che tornava da un viaggio in Grecia, vi trovò opere di vecchi autori, tutti famosi per le stravaganti fantasie che essi avevano raccolto su popoli e paesi favolosi: probabile lettura per chi affrontava le lunghe ore oziose di un viaggio in mare, e forse l’equivalente dei libri e libercoli di science fiction che empiono le edicole-lbrerie delle nostre stazioni” (p. 368).
Ho approfondito consultando il testo di Gellio, le celeberrime Notti Attiche, che riporto di seguito (Libro IX cap. IV, nell’edizione UTET 2007, pp. 687-691):
Di ritorno dalla Grecia in Itaia arrivammo a Brindisi; e dopo lo sbarco passeggiavamo nel clebre porto gratificato da Quinto Ennio dell’appellativo un po’ antiquto ma assolutamente esatto di praeps [propizio].; e lì notammo una pila di libri messi in mostra per la vendita. Io subito, avidamente, punto sui libri. Erano tutti libri greci, pieni di racconti meravigliosi; fatti inauditi, da non credere; e scrittori antichi, di non lieve autorità: Aristea di Proconneso, Isigono di Nicea, Ctesia, Onesicritio, Polistefano, Egesia. I rotoli erano rovinati dal lungo abbandono, malconci, di orribile aspetto; nondimeno mi accostai e chiesi il prezzo, e sedotto dal costo incredibilmente basso, come non avrei sperato, con pochi soldi compro parecchi libri, e nelle due notti successive li scorro tutti, rapidamente. Via via che leggevo ho estratto e annotato certi fatti meravigliosi e per lo più mai trattati dai nostri autori; e ora li riverso nella presente raccolta in modo che il lettore, trovandosi a sentire parlare di queste cose, non faccia la figura dell’ignorante e dello sprovveduto.In quei libri dunque si trovano notizie come queste che seguono […].
L’immagine è tratta da www.romanoimpero.com
Per approfondire l’argomento può essere utile l’articolo di Alberto Stano Stampacchia Aulo Gellio e la Cultura in Brindisi nel II secolo d. C., in Brundisii res 1975, disponibile online cliccando qui: