El tarantismo mediterráneo. Una cartografía cultural

01-cub-libTarantismo-CHG17-web1 VIRVincenzo SantoroEl tarantismo mediterráneo. Una cartografía cultural
Prefazione e introduzione di Manuela Adamo
Pubblicato da Institución Fernando el Católico, Zaragoza
Anno di edizione: 2024
Collana Historia Global
p. 284 ,€ 20,00, ISBN 978-84-9911-710-2

In questo saggio, il Mediterraneo – un mare che alcuni chiamano “continente liquido” per sottolineare l’intensità storica dei collegamenti tra le sue sponde – ci fornisce il contesto culturale, geografico e storico del Tarantismo, teatro di linguaggi comuni e pratiche culturali di popoli diversi che hanno trovato nel rimedio musicale la salvezza dal simbolico veleno della tarantola, che, sia in Spagna che nel Salento, ha espresso sentimenti che irrompono nella vita quotidiana, alterando gli equilibri degli uomini in quei contesti di emarginazione sociale. Da Taranto all’Aragona, Vincenzo Santoro, scrittore e studioso di cultura popolare e protagonista di spicco della vita culturale salentina, compie uno studio rigoroso delle fonti storiche, tessendo la rete di un itinerario che da secoli ripercorre il tarantismo, con tutte le sue similitudini e differenze. Per questi motivi, la pubblicazione in spagnolo dell’opera di Santoro rappresenta un’occasione per sistematizzare e diffondere lo studio del tarantismo in Spagna. (Dalla quarta di copertina dell’edizione spagnola).

La scheda dell’edizione italiana qui: https://www.vincenzosantoro.it/2021/06/11/il-tarantismo-mediterraneo-una-cartografia-culturale/

La scheda sul sito dell’Istituzione, con possibilità di acquisto, si può visualizzare cliccando qui

In occasione dell’uscita del libro, sono state pubblicati:

un articolo sul Nuovo Quotidiano di Puglia,  Il tarantismo che unisce Italia e Spagna nello studio di Santoro appena tradotto, di Renato De Capua, 6 settembre 2024 /per leggerlo cliccare qui)

una intervista su l’Heraldo de Aragón, Vincenzo Santoro: “La tarantela y la jota han vivido un renacimiento pero con resultados diferentes” (per leggerla cliccare qui)

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