La musica salentina continua a dilagare (a dispetto dei tanti profeti di sventure: sono almeno dieci anni che sento dire “è solo una moda, passerà presto”). Dal 2 al 10 febbraio i Mascarimirì porteranno il loro “punk-dub tarantolato” addirittura in Australia, con un tour che toccherà Adelaide, Camberra e Melbourne (che sono peraltro luoghi che hanno una fortissima presenza di emigrati italiani, e pugliesi in particolare).
Un altro successo delle esperienze musicali nate nel “movimento” salentino della pizzica, che negli ultimi anni hanno portano i suoni e i ritmi del Tacco d’Italia in tutto il mondo, in contesti spesso di grande prestigio (per citarne solo alcuni, si potrebbero ricordare il tour giapponese degli Officina Zoè, il concerto degli Aramirè alla “Carnegie Hall” di New York, le frequenti incursioni dei Ghetonìa nel principali festival del Mediterraneo, la vittoria dei Malicanti dell'”Eurofolkfestival” di Malaga, la “spedizione cinese” della Notte della Taranta, e così via).
Tanto di cappello a Claudio “Cavallo” Giagnotti, leader del gruppo, che persegue con coerenza un progetto musicale iniziato dal rapporto vitale con la tradizione, ma capace di mettersi continuamente in discussione, a partire dal confronto con le più stimolanti esperienze europee di “etnocontaminazioni”. E capace anche, particolare di grande importanza, di un efficace approccio “imprenditoriale” al fare musica, così raro nelle analoghe esperienze salentine.
Nel tour australiano, durante i concerti si esibiranno anche due danzatrici salentine, Maristella Mastella e Silvia De Ronzo, animatrici di Taranta Power Bologna, scuola di danza e centro di produzione culturale tra i più attivi della penisola sui temi della musica e delle danze popolari del Sud (programma delle prossime iniziative sul sito www.myspace.com/tarantapowerbologna, anche in questo caso da mettere in evidenza le significative incursioni estere, da Parigi al Maghreb).