Il sole sorge a Sud

sabato 14 luglio, ore 20,30 Melpignano, piazza san Giorgio

presentazione del libro

Il-sole-sorge-a-sud-192x300Marina Valensise

Il sole sorge a Sud. Viaggio contromano da Palermo a Napoli via Salento (Marsilio)

ne discutono con l’autrice

Ivan Stomeo (sindaco di Melpignano), Sergio Blasi (consigliere regionale), Raffaele Gorgoni (giornalista e scrittore), Vincenzo Santoro (responsabile ufficio Cultura Anci)

‘Il Mezzogiorno agli occhi di Marina è un caleidoscopio in chiaroscuro di realtà simili e pure profondamente diverse. Qua un calderone ribollente di suoni, là una distesa cullata dal frinire delle cicale. Palazzi svettanti a rubare superfici terrestri e spazi aerei, bolge di clacson, banchi invisibili di polveri tossiche e inquinanti, a pochi minuti di distanza da eden di incommensurabile valore ambientale. Ci sono tanti Sud nel Sud: “Per chi arriva dalla Calabria, la Lucania è la California”, scrive. Le Puglie sono il Nord del Sud e “il Salento la latitudine più postmoderna”. Di questo Nord del Sud, per una Valensise incantata dalle “volute” barocche e stregata dalla pizzica, Lecce è l’epicentro. La danza ritmica è non altro che la Taranta svuotata dei contenuti mistico religiosi, perché Puglia e Salento vivono la tradizione come vita, “risorsa, passione e soprattutto progetto”. Suggestivo il confronto i caratteri del resto del Meridione; il passato non è, come in Calabria, una colpa da espiare in una corsa verso un nuovo senz’anima, costruendo i mostri edilizi avveniristici della valle del Crati e di Gioia Tauro. Non è, come in Sicilia, la malinconia decadente di una grandezza perduta. Qui il passato non è color seppia antico, è una carta d’identità con la foto a colori, da rinnovare ogni generazione. L’esempio è la “riscoperta in chiave postmoderna del rituale coreutico che guariva i tarantati, liberandoli dal veleno” inoculato dal morso del ragno”. Una tradizione popolare “rigogliosa, di derivazione orgiastica, combattuta dal cristianesimo e riplasmata sulla devozione dei santi dalla Chiesa cattolica”. Adora la pizzica Marina Valensise, ama il mare, la nostalgia per lo “splendore” di ieri, di un’aristocrazia fondiaria e terriera, che, osserva, ancora si respira a Lecce e a Taranto. (Felice Laudadio jr, da una recensione pubblicata su Repubblica di Bari)

Durante la serata verrà proiettato il video Attraverso la Notte della Taranta, un documentario (finora mai proiettato nel Salento) che propone una interessante e articolata riflessione a più voci sul grande festival e sul movimento musicale salentino, realizzato da Paolo Mongiorgi e Luisa Barbieri. Il video è stato realizzato per Arcoiris tv durante il festival della Notte della Taranta 2011.
info autrice:

Marina Valensise lavora al “Foglio” dal 1996, anno della sua fondazione, e collabora con “Panorama”. In passato si è a lungo occupata di storia francese e ha tradotto e curato l’edizione italiana delle ultime opere di Francois Furet: nel 2007 ha pubblicato Sarkozy. La lezione francese (Mondadori). E’ stata appena nominata direttore dell’istituto italiano di cultura a Parigi.

Iniziativa dell’associazione Diotimart nell’ambito del progetto Salento creativo è realizzato dall’Unione dei Comuni “Terra di Leuca Bis” (Miggiano, Montesano Salentino, Ruffano e Specchia) in collaborazione, tra gli altri, con Associazione Diotimart, Istituto Diego Carpitella e Apulia Film Commission

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