Il Centro per il libro e la lettura del ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha pubblicato l’elenco dei 391 Comuni che potranno fregiarsi della qualifica di «Città che legge», selezionati sulla base di un Avviso Pubblico lanciato nel dicembre scorso. L’iniziativa, avviata in collaborazione con l’Anci, intende favorire un processo di valorizzazione e sostegno del lavoro che le amministrazioni comunali svolgono per favorire la crescita socio-culturale delle comunità urbane attraverso la diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.
L’obiettivo dell’iniziativa
L’obiettivo è stato quello di individuare centri urbani che garantiscano ai propri abitanti l’accesso ai libri e alla lettura, ospitando festival, rassegne o fiere capaci di mobilitare i lettori e incuriosire i non lettori, promuovendo iniziative congiunte di promozione della lettura tra biblioteche, scuole, librerie e associazioni e impegnandosi a stipulare un «Patto locale per la lettura», inteso come strumento di coordinamento strategico e partecipato di tutta la filiera del settore. È la prima volta che il Centro cerca un coordinamento con le amministrazioni comunali in questo genere di attività, che sono fondamentali per la crescita socio-culturale dei cittadini.
La partecipazione dei Comuni
Le amministrazioni comunali che hanno risposto all’Avviso entro il 31 gennaio 2017 sono state oltre cinquecento. Successivamente, il Cepell ha proceduto alla verifica dei requisiti richiesti (fondamentalmente la presenza di strutture deputate alla lettura – quali, in particolare biblioteche, librerie e scuole – e la partecipazione del Comune a iniziative nazionali del settore), producendo infine l’elenco delle 391 “Città che leggono”.
Il numero considerevole di domande presentate e accettate (l’elenco integrale si può consultare cliccando qui ) testimonia il grande interesse che i Comuni – grandi e piccoli – dimostrano di avere per il tema della promozione della lettura. In particolare, appare significativo che siano ampiamente rappresentate, oltre alle Regioni più dotate di infrastrutture e con maggiori quote di “lettori” rispetto al totale degli abitanti (come, ad esempio, il Veneto, che è quella con più Comuni ammessi, (52) anche altre aree considerate più “deboli”, come la Puglia (la seconda con 50 Comuni ammessi), la Sicilia (26) e la Campania (23).
L’inserimento nell’elenco delle «Città che leggono» darà la possibilità di partecipare ai bandi che il Centro per il libro e la lettura diffonderà per premiare i progetti più meritevoli in base a categorie da definire. In occasione del prossimo Salone Internazionale del Libro di Torino, il 21 maggio, si svolgerà un incontro, dal titolo «Dal festival alla Città», dedicato alla rete «Città che legge» in cui si parlerà del progetto e, in particolare, del Patto locale per la lettura e dei Bandi che il Centro intende lanciare. Sarà inoltre presentato il logo che le «Città che leggono» potranno usare per le future iniziative. Tutte le informazioni, anche in merito all’incontro di Torino su www.cepell.it; c-ll.cittadellibro@beniculturali.it.
(*) Responsabile dipartimento Cultura e Turismo Anci