Klaus Voswinckel, un gentile intellettuale tedesco innamorato del Salento

Ilabandaeri, all’anteprima del Festival del Cinema Europeo, è stato proiettato La banda, un documentario del 1987 che racconta la storia di Grazia Donateo, la prima direttrice donna di una banda (quella di Surbo), rendendo anche omaggio a questa importante tradizione che caratterizza in particolare la nostra regione. Il documentario si è rivelato bellissimo e commovente, e ha giustamente suscitato, alla fine della lunga strepitosa scena conclusiva che raccontava la ‘sfida’ fra la banda di Surbo e quella di Sava durante la festa patronale di Castrignano del Capo, un applauso a scena aperta da parte del folto pubblico presente.
voswinckel_klaus_fotoIn una iniziativa così interessante, conclusasi in serata con un travolgente concerto di Girodibanda capitanato da Cesare Dell’Anna (che appare anche, adolescente, nel documentario, insieme al padre) forse l’autore, Klaus Voswinckel, avrebbe meritato un’attenzione complessiva maggiore (e i presenti alla proiezione qualche informazione in più sul suo lavoro). Si tratta infatti di un intellettuale tedesco impegnato su vari fronti – filosofo, regista e produttore di film e documentari, ma anche scrittore di romanzi e saggi su vari argomenti – che frequenta il Salento insieme alla moglie a partire dalla fine degli anni Settanta, quando prese casa vicino Torre Mozza (una delle marine di Ugento), luogo allora abbastanza isolato, vivendoci per diversi periodi dell’anno.

ffVoswinkel e la moglie Ulrike fanno parte dunque di quel gruppo di intellettuali e artisti che in quegli anni, vennero attratti da una terra allora molto fuori dai circuiti turistici (e non solo) e non certo di moda, frequentandola assiduamente e a volte anche eleggendola a propria domicilio, i cui esponenti più noti sono certamente lo scultore e pittore Norman Mommens e la moglie Patience Gray, scrittrice che potremmo definire una antesignana del movimento Slow Food. I due, folgorati dal fascino “antico” del Capo di Leuca, nel 1970 comprarono una vecchia masseria in agro di Salve e vi si trasferirono fino alla fine dei loro giorni, lui nel 2000 e lei nel 2005. Una minuziosa ricostruzione di questa vicenda straordinaria la si può trovare nel libro di Adam Federman Fasting and Feasting. The Life of Visionary Food Writer Patience Gray, Chelsea Green Publishing 2017, di cui cliccando qui si può leggere una importante recensione apparsa sul New York Times nello scorso settembre, comprensiva di una foto dei due alla masseria Spigolizzi). A Mommens e Gray, a cui lui e sua moglie erano molto legati, il regista tedesco ha dedicato il documentario Sonne, mond, uscito nel 1983.

 

tarantellaOltre a La banda e a Sonne, mond Voswinckel ha dedicato al suo amatissimo Salento diversi altri documentari, caratterizzati sempre una particolare sensibilità per la cultura popolare e contadina, a partire da Landpartie (“Scampagnata”), il primo da lui realizzato per la televisione tedesca nel 1977, che mette a confronto due diversi tipi di “gite” per la Pasquetta, quella di una famiglia nobile, che organizza una fastosa festa in un palazzo nobiliare della provincia (in particolare a Sternatìa), l’altra dei contadini, in un contesto rurale nei pressi di Casarano, in cui la fa da protagonista la musica tradizionale e il ballo della pizzica pizzica (in un momento peraltro in cui l’attenzione per queste genere di cose era per niente scontata).

Infine, l’attenzione per un certo Salento dal fascino antico viene fuori da svariati romanzi e saggi, fra cui il recente romanzo Tarantella oder Hölderlin tanzt.

Insomma, da questi brevi note si può ben evincere come Klaus Voswinckel sia un personaggio di grande interesse, anche oltre il pur notevolissimo documentario proiettato ieri, che avrebbe meritato, appunto, una presentazione un po’ più attenta. Speriamo che presto possa esserci una occasione per recuperare, magari all’interno di una iniziativa più specifica dedicata alla sua opera.

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