La paesologia nel Salento

Giovedì 28 e venerdì 29 luglio, a Montesano Salentino, si svolgeranno una serie di iniziative sulla Paesologia, disciplina che indaga sui “paesi” e sui luoghi incrociando lo sguardo straniato della poesia con l’inchiesta giornalistica e l’indagine socio-antopologica, di cui fondatore e indiscusso esponente è Franco Arminio.

Nel corso delle due giornate, dalle 9.30 alle 12.30, e dalle 15 alle 18, presso Palazzo Bitonti, Franco Arminio terrà il seminario:

1524-1 Oratorio bizantinoRaccontare il territorio. Scuola di Paesologia

Il seminario sarà dedicato al rapporto tra la scrittura e i luoghi, allo sguardo che indaga i paesaggi fisici e le comunità, abitati e trasformati, resistenti o arrendevoli al consumo e alle lacerazioni del progresso

Venerdì 29, in piazza IV Novembre, alle ore 21, verrà presentato l’ultimo libro di Franco Arminio

Oratorio Bizantino, Ediesse 2011

prefazione di Franco Cassano

Partecipano Franco Chiarello, sociologo, e Vincenzo Santoro, operatore culturale

A seguire, concerto di musica popolare salentina con

Li Strittuli

________________

In Oratorio Bizantino, Arminio è sempre a caccia di paesaggi, umani o naturali. Li setaccia rabdomanticamente, implacabilmente, senza paura. Nomina, ammonisce, s’indigna. Fa una battaglia contro il cinismo fin nelle interiora: «C’è sempre altro da fare quando dobbiamo fare qualcosa per gli altri», dice in un passo emblematico. E anche se il suo baricentro antropologico è quello di Bisaccia, non parla solo di Irpinia, di Sud o dell’Italia intera: la visione è globale, occidentale, nell’intreccio tra cultura contadina, modernità e villaggio tecnologico, la visione di un capitalismo che «a furia di espandersi è diventato piccolissimo». Sovversivo mite della parola e del pensiero, lancia un j’accuse virulento contro i politici narcisi e ciechi, specchio sensibile di un declino sociale e morale, ma con la speranzae il sogno di un nuovo umanesimo, fatto di comunità «che vadano oltre il profilo dei singoli campanili e dei singoli comuni», e di nuove agorà.

Ecco il testo d’inizio del libro:

Voglio la rivoluzione, nient’altro che la rivoluzione. La voglio da me stesso, prima ancora che dal mondo. La voglio perché la furberia dolciastra e la scalmanata indifferenza hanno preso in mano i territori della parola e anche quelli del silenzio. Chi scrive viene tollerato a patto che rimanga nel recinto. Le sue ambizioni possono essere anche altissime, ma solo se vengono esercitate in luoghi millimetrici, invisibili. I fanatici della moderazione avanzano ovunque. In politica come in letteratura. Io sono fuori da questo mondo e fuori da questa vita. Non è un merito e spero non diventi una colpa. È andata così e sono fatti miei. Dal luogo in cui parlo, con la morte che mi passa nel cuore molte volte al giorno, io sono costretto ad ambire alla rivoluzione, non ho altra scelta. E se guardo un albero, non gli chiedo soltanto di farmi ombra, e se incontro una persona non mi accontento delle solite cerimonie, voglio l’infinito e non mi basta neanche quello, dell’infinito voglio la radice, il luogo in cui inizia, voglio sentire come è cominciata questa infiammazione, questo delirio della materia che chiamiamo vita.

Franco Arminio vive a Bisaccia, nell’Irpinia d’Oriente”, in provincia di Avellino. Animatore culturale, poeta e scrittore, ha all’attivo numerose pubblicazioni tra cui Viaggio nel cratere (Sironi 2003), Vento forte tra Lacedonia e Candela. Esercizi di paesologia (Laterza 2008), Nevica e ho le prove. Cronache dal paese della cicuta (Laterza 2009); Cartoline dai morti (Nottetempo 2010) e il libro con DVD Di mestiere faccio il paesologo (Derive Approdi 2011). Robeo Saviano, che ha letto una sua poesia nella celebre trasmissione Vieni via con me, l’ha definito «uno dei poeti più importanti di questo paese, il migliore che abbia mai raccontato il terremoto e ciò che ha generato».

per ulteriori info e iscrizioni al seminario: www.raccontareilterritorio.it

Franco Arminio ha anche scritto un bellissimo frammento sul Salento, che si può leggere qui: www.vincenzosantoro.it/dblog/articolo.asp?ID=626

FacebookTwitterGoogle+WhatsAppGoogle GmailCondividi

Lascia una risposta