Statale, no a logiche da colonizzatori

Antonio Lia prende posizione dopo che la conferenza dei servizi ha dato il via libera al discusso progetto di allargamento e ammodernamento della statale 275 Maglie-Leuca.

«Negli ultimi anni – premette il presidente del Gal «Capo Santa Maria di Leuca» nonché sindaco di Specchia – molti sono stati gli interventi in merito ai lavori riguardanti la statale. Interventi autorevoli, a favore o contrari all’intervento, spesso esposti da associazioni e personalità importanti, che però non conoscono per nulla la quotidianità del Sud Salento».

«È mancata forse – rileva Antonio Lia, che come sindaco di Specchia ha organizzato diversi incontri con i colleghi interessati alla questione – la volontà di ascoltare la voce di chi abita e vive questa parte estrema della nostra provincia e oggi decisioni importanti rischiano di essere prese da chi non conosce le peculiarità del territorio».

Il presidente del Gal è convinto della necessità di far crescere il lembo più meridionale del Salento, a patto però che sia condivisa la volontà di salvaguardare una terra di straordinaria bellezza e integrità. «Solo chi conosce la vita del Sud Salento – chiosa l’onorevole Lia – le sue ricchezze naturali e i suoi colori può comprendere al meglio la necessità di tutelare quest’area. Questi soggetti, al pari di chi si impegna da anni per uno sviluppo sostenibile del territorio, come appunto fa il Gal da quindici anni, dovrebbero essere chiamati a esprimersi sul interventi di grande impatto, come quelli previsti per la 275, che rischiano di causare variazioni irrimediabili dell’ecosistema. Il tutto in un’ottica che preveda una condivisione delle scelte dal basso». Una concertazione vera che eviti di stravolgere e violentare il territorio con la messa in opera di viadotti, gallerie, terrapieni. Lia dedica l’ultima parte del suo intervento alla presa di posizione del gruppo «Capo Santa Maria di Leuca» sulla questione 275.

«Come Gal – precisa – abbiamo operato per uno sviluppo del Sud Salento attraverso il recupero e la salvaguardia delle peculiarità esistenti, valorizzando i centri storici, le masserie e le bellezze architettoniche e naturali per il loro utilizzo a fini turistici.Per quanto detto e restando il nostro parere favorevole per i lavori sul primo tratto della statale, non possiamo accettare quanto previsto per la parte di strada che corre da Montesano sino a Leuca. Si rischia infatti di stravolgere una zona di grande bellezza, ricca di fascino e storia».

Amara la conclusione di Lia. «Siamo di fronte a un progetto fatto sulla carta, incapace di venire incontro alle necessità del Capo di Leuca. Un territorio che non può essere “colonizzato” da decisioni prese in stanze lontane dove non si tiene in alcun conto la salentinità».

Giuseppe Martella

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