Incredibili effetti della Notte della Taranta!

di Vincenzo Santoro

da www.pizzicata.it del 22 agosto 2006

melpignanoIncredibile, incredibile, incredibile. L’intervista a Sergio Blasi sulla Fondazione Notte della Taranta pubblicata da Paese Nuovo del 20 agosto va riportato per intero:

La fondazione non nasce dal nulla, ha già le sue fondamenta

Sergio Blasi, Sindaco di Melpignano e della Notte della Taranta, non ha dubbi: la cura e la protezione della memoria della cultura salentina, che significa archivio e ricerca, non sono solo parole astratte da infilare negli scopi dello Statuto della nascente Fondazione. Ed è per questo che le (annose) polemiche sollevate dalla web community pizzicat.it, guidata da Vincenzo Santoro lo infastidiscono come può essere una mosca che ronza intorno alla groppa di un elefante.

Ieri sera, ad Alessano, la web community ha promosso un incontro per discutere gli emendamenti da presentare per lo Statuto, perché il timore è che la Fondazione possa dirottare tutti i fondi unicamente per la preparazione del mega evento della Notte della Taranta. Togliendo fiato e risorse di fatto a tutto il lavoro di ricerca sulle tradizioni musicali che molti componenti di pizzicata.it portano avanti da anni.

Tra gli emendamenti presentati, infatti, c’è anche la clausola di bloccare il 30% dei fondi perché siano destinati esclusivamente alla costruzione dell’archivio multimediale, e all’attività di ricerca. In sostanza, visto che la Fondazione sembra profilarsi come l’unico ente capace di custodire e promuovere la cultura salentina, i tanti che si sentono esclusi da questo grande carrozzone (che cattura flussi di danari) che va via via costruendosi, provano ad alzare la voce a chiedere di essere riconosciuti e, quindi, di entrare nel cuore della Fondazione.

“Che senso ha fare una fondazione per promuovere un evento che ha già una vita propria come la Notte”, replica Blasi “le richieste della web community sono addirittura riduttive perché non c’è da bloccare nessun 30%, visto che gli scopi dello Statuto sono rivolti alla ricerca e alla divulgazione. Non si fa menzione dell’evento della Notte. Basta leggerlo lo Statuto”.

Lo facciamo, e all’art. 2 si legge “La Fondazione, in particolare (…) intende realizzare azioni positive in favore di manifestazioni culturali, musicali, sociali e di comunicazione di progetti di sostegno e sviluppo alla ricerca culturale sul fenomeno del “tarantismo”, delle tradizioni “grike” e salentine, con particolare riferimento alla musica popolare”. E, ancora, “provvederà ad attività di informazione e divulgazione anche scientifica e di ricerca, di promozione di eventi culturali, di attrazione di flussi turistici (forse questo è il punto incriminato, per la web community ndr).

Promuovere e organizzare seminari, corsi di formazione, manifestazioni, eccetera, procedendo alla pubblicazione dei relativi atti).

Sembra proprio lo statuto classico di una Fondazione culturale. C’è, però, la questione posta da pizzicata.it, ossia la costituzione dell’archivio che non c’è e che doveva già essere realizzato dall’istituto Diego Carpitella nato nel 1998, dove poter consultare tutto il materiale sino ad ora prodotto.

“Lo sforzo fatto in questi ultimi anni nel volere la fondazione va proprio in questa direzione”, dice Blasi, “verrà ospitato nel palazzo Ducale da poco restaurato, era necessario avere un luogo fisico attrezzato di tutto punto per ricevere e conservare al meglio il materiale dei tanti studiosi, che come si immagina ne sono molto gelosi. Ma non si può dire che non esiste già perchè l’ultimo libro pubblicato e che verrà presentato oggi (ieri per chi legge), che raccoglie le foto del 1954 di Lomax, è una delle ultime pietre dell’archivio perché, pur non potendo chiedere gli originali, le abbiamo tutte digitalizzate. E questa è solo l’ultima delle pubblicazioni promosse dall’Istituto Diego Carpitella”.

In una parola le fondamenta di un archivio, così come di una biblioteca si creano nel tempo, durante il quale si rafforzano rapporti, se ne creano di nuovi, si semina serietà, desiderio di lasciare in custodia i propri tesori proprio nell’archivio di Melpignano e non altrove.

A. Mar.

A parte lo stile, che si commenta da solo, le affermazioni di Sergio Blasi contenute in quest’articolo sono clamorose. In particolare mi colpiscono tre cose:

1. che in nove anni sono riusciti a realizzare un archivo contenente ben venti (circa) foto digitalizzate;

2. che quindi l’archivio esiste già, e naturalmente la sua localizzazione è Melpignano (peraltro in un Palazzo ancora inagibile o quasi…). Domanda: chi ha deciso questo? Il comitato dei Sindaci che (formalmente) dirige l’Istituo Carpitella? L’Unione dei Comuni della Grecìa? La Provincia? Dov’è l’atto formale, la delibera di qualsivoglia organo che stabilisce questo? Perchè a Melpignano – che ha già tutto e di più – e non in un altro dei Comuni coinvolti?

3. Infine la questione più clamorosa: la Fondazione serve SOLO per ricerca e cose simili, NON per l’organizzazione della manifestazione spettacolare. Incredibile faccia tosta, dopo centinaia di articoli sulla stampa che dicono il contrario (a partire da quello di Vendola subito dopo il concertone del 2005), e interventi pubblici (tra cui quello al nostro raduno di Tricase). veramente senza ritegno, anche se molti indizi portano a ritenere che a questa mossa non sia estraneo il dibattito sull’assegnazione dell’assessorato alla Provincia. Anche qui si impone una domanda: se la Fondazione non si deve occupare del Grande Evento, perché si chiama “Notte della Taranta”?

Sono veramente incredulo, davvero!

Dopo l’incredulità il divertimento: girando sul web sulle tracce della fondazione, si trova:

dalla Gazzetta del mezzogiorno del 21 agosto 2004:

«La “Notte della Taranta” è pronta a intraprendere nuove rotte – ha dichiarato il sindaco di Melpignano e presidente del “Carpitella”, Sergio Blasi – e trasformarsi in un soggetto stabile… una fondazione ad esempio». Insomma, non più «tutto in una notte» ma una struttura in grado di funzionare per tutto l’anno.

 

da un intervista a Sergio Blasi dal Corriere del mezzogiorno del 30 agosto 2005:

Ogni anno, la Notte della Taranta infrange un nuovo record. Che cosa dobbiamo aspettarci per la prossima edizione?

Questo è il problema che ci porremo da questo inverno. Ma è bene tenere presente che siamo ad un bivio importante: dopo settembre inizieranno gli incontri con Silvia Godelli, responsabile delle attività culturali della Regione Puglia, per mettere a punto la costituizione della fondazione della Notte della Taranta. Non posso dire, quindi, nemmeno se l’anno prossimo ci sarà un concertone oppure no perchè, a quel punto, l’istituto sarà in grado di programmare le sue attvità in maniera più ampia e, probabilmente, non saranno concentrate in un solo periodo dell’anno. Mi piacerebbe anche che la fondazione sollecitasse incontri, studi, approfondimenti intorno alla musica e alle tradizioni popolari. Così finalmente quegli intellettuali che si limitano ad interventi polemici che affidano a qualche lettera inviata ai quotidiani, potranno confrontarsi in una sede in cui le loro obiezioni possano essere discusse ed eventualmente motivate da un contradditorio costruttivo.
Vendola: la mia Taranta

da La repubblica di Bari del 27 agosto 2005

… vogliamo istituire una fondazione di alto livello e di massima rappresentatività che certifichi la meravigliosità e la forza di questa musica, di questa cultura, e soprattutto della sensibilità delle decine di migliaia di persone tarantolati in questa notte. A condividere con noi questo ci sarà probabilmente anche la Treccani, che intende dedicare a tutta questa meraviglia una voce nella più importante enciclopedia d´Italia. Voglio fare una promessa, a tutti voi e dunque anche a me stesso. La Notte della Taranta non diventerà mai un carrozzone o un sistema di potere. Dovrà essere invece la macchina dell´invenzione: rispettando e nello stesso tempo stravolgendo le tradizioni, deve avere la consapevolezza e la forze di trovare una nostra peculiare strada, un nostro divertente esodo da ogni attorcimento esodo integralista. Il nostro dono è vivere nella magia: nel momento in cui si evocano le guerre di civiltà, qui c´è l´antidoto. Al pizzico noi innestiamo la pizzica.
comunicato della Provincia del 9 settembre 2005



IL DIRETTORE DELL’ENCICLOPEDIA TRECCANI MASSIMO BRAY NOMINATO CONSULENTE PER LA FONDAZIONE “NOTTE DELLA TARANTA”

La Provincia di Lecce a grandi passi verso la Fondazione “Notte della Taranta”. Con decreto odierno, il presidente Giovanni Pellegrino ha nominato Massimo Bray, direttore editoriale dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani, quale consulente dell’organismo che dovrà organizzare l’evento “Notte della Taranta” e avviare attività di studio e di ricerca etnografica, con particolare riferimento alla musica popolare. L’incarico ha validità fino al 30 giugno 2006.

comunicato della Provincia del 21 settembre 2005

DALLA PROVINCIA DI LECCE IL PRIMO PASSO PER LA FONDAZIONE NOTTE DELLA TARANTA

La giunta provinciale ha dato mandato al presidente Giovanni Pellegrino di attivarsi per la costituzione di una Fondazione “Notte della Taranta” tra Provincia di Lecce, Regione Puglia, Unione dei Comuni della Grecia Salentina, Istituto Diego Carpitella ed altri enti, per l’organizzazione del festival e per l’attività di studio e ricerca etnografica con particolare riferimento alla musica popolare.

da “La Gazzetta del Mezzogiorno” di Giovedì 29 Giugno 2006

Una fondazione per “La Notte della Taranta”. L’ha annunciato la senatrice Maria Rosaria Manieri, assessore al Turismo della Provincia di Lecce, nel corso della conferenza stampa di presentazione della IX edizione del Festival che si terrà nella Grecìa Salentina dall’11 al 26 Agosto, data quest’ultima che coincide col “Concertone finale”, che si terrà, come di consueto, nel Piazzale antistante all’ex Convento degli Agostiniani di Melpignano, diventata ormai la Capitale delal Taranta e la Wood-stock salentina. La Regione Puglia ha approvato lo statuto della Fondazione, di cui sono soci fondatori l’Istituto Diego Carpitella, l’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, la Provincia di Lecce e la stessa Regione. Questa è la notività istituzionele più rilevante, perchè come rimarca l’assessore Manieri, “la fondazione nasce non solo per organizzare e mantenere il Festival, ma per sostenere lo studio, la ricerca e l’approfondimento delle tradizioni salentine, quelle orali sopratutto, che definiscono la cultrua e la memoria di un territorio.”

e ce ne sono tantissimi altri, con dichiarazioni di tutti, ma proprio tutti, che dicono che la fondazione serve a gestire meglio il festival. Qualche giornalista ci ascolta, e magari può chiedere conto di tutto questo a Sergio Blasi?

 

per leggere gli altri miei articoli sulla questione Notte della Taranta cliccare qui

FacebookTwitterGoogle+WhatsAppGoogle GmailCondividi

Lascia una risposta