La scommessa vinta della pizzica in America

Tra Stati Uniti e Canada 23 concerti in 23 giorni. Il super tour del Canzoniere Grecanico Salentino

di Francesco Farina

dal Corriere del Mezzogiorno del 10 ottobre 2011

focu--300x243«Siamo partiti per un tour di ventuno date in Nord America ma ne abbiamo fatte ventitré perché due ci sono state richieste mentre eravamo sul posto. Considerando che siamo stati negli Usa e in Canada per ventitré giorni, abbiamo fatto fino a tre concerti in un giorno: le pause in cui non suonavamo erano solo quelle necessarie per gli spostamenti». A tirare le somme della prima, articolata tournèe d’oltreoceano per un gruppo di riproposta della musica tradizionale salentina è Mauro Durante, leader del Canzoniere Grecanico Salentino alla cui guida è succeduto, qualche anno fa, a suo padre Daniele che lo fondò insieme a Rina Durante trentasei anni fa. L’ultimo concerto americano del recentissimo tour, il gruppo l’ha tenuto nella capitale degli States, nella sede del National Geographic di Washington, il 6 ottobre, ed è stata anche l’occasione in cui il Canzoniere è stato invitato a partecipare nel 2012 ad una manifestazione internazionale dedicata alla world music, per rappresentare l’Italia.

Durante e gli altri sette componenti della formazione hanno scelto di raccontare la loro avventura americana nella sede della Fondazione La Notte della Taranta, a Melpignano, perché la scalata al successo internazionale, per molti di loro, è cominciata anche sul celebre palco estivo di questo villaggio della Grecìa Salentina, dove si sono esibiti con artisti come Stewart Copeland, Ballakè Sissoko e Piers Faccini. Del resto, la Fondazione ha anche partecipato con un piccolo contributo al tour americano, sostenuto in gran parte da Puglia Sounds. «Non ci siamo limitati ad esibirci nei soliti circuiti destinati al pubblico italoamericano ma in contesti di world music internazionale – racconta Durante – come il Gipsy Festival di New York o il Lotus di Bloomington, dove siamo stati accolti dalla curiosità della gente che, dopo i concerti, si fermava a farci domande, voleva sapere il significato dei brani e la storia della nostra musica». Nessun imbarazzo, insomma, di fronte a sonorità che al pubblico americano non potevano certo apparire familiari: «Dopo la sorpresa delle prime note, tutti si mettevano a ballare seguendo i movimenti di Silvia Perrone, la nostra danzatrice». Il segreto di questo successo, secondo Mauro Durante, sta nel fatto che «la pizzica non inibisce e il pubblico si sente subito protagonista, lasciandosi coinvolgere dal ritmo liberatorio della musica». L’ottima accoglienza nei due paesi nordamericani ha avuto anche un risvolto discografico: nelle date del tour sono state infatti vendute oltre 400 copie di Focu d’amore, ultimo cd del Canzoniere Grecanico Salentino che include brani della tradizione e composizioni originali. «Quando la musica italiana si presenta all’estero con la forza delle proprie radici e della propria identità – conclude Mauro Durante – è molto più probabile che sia apprezzata. Ovviamente, se ci si presenta con proposte che scimmiottano il pop o il rock angloamericano il pubblico preferisce gli originali e percepisce la mancanza di genuinità del prodotto». Gli impegni internazionali per Mauro Durante e per il suo gruppo non finiscono qui: alcuni di loro faranno parte dell’Ensemble La Notte della Taranta nei concerti voluti da Stewart Copeland in Brasile, in programma a fine novembre, mentre fra pochi giorni tutti prenderanno parte al Womex di Copenaghen, qualche giorno prima di tornare in sala di registrazione per lavorare al nuovo album che sarà pubblicato il prossimo anno. Nel frattempo, Durante si esibirà anche in Cina, dove accompagnerà l’imminente tour di Ludovico Einaudi.

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