Con l’approvazione del progetto della 275 il “laboratorio politico Puglia” è definitivamente morto”

Ora è certo! Quello in cui noi tutti speravamo e cioè un modo diverso di fare politica e di andare incontro ai bisogni della gente, ciò che era stato definito il laboratorio politico Puglia, è definitivamente morto! Muore con la modifica della delibera 102 del febbraio 2007, cade e svanisce sotto la scure delle menzogne, dei meri interessi economici che esprimono un identico modo di fare politica rispetto alle legislazioni che vi hanno preceduto. Contrapposto alla vostra retromarcia c’è il trionfo della destra, dell’affarismo celato dietro lo sciacallaggio dei morti sulle strade.

Nessun cambiamento è in atto, almeno a giudicare dai fatti. Oggi in Puglia destra e sinistra, intesi come classe politica, parlano la stessa lingua, operano allo stesso modo, gettano fumo negli occhi e camuffano con le parole la triste realtà. Viviamo in un’epoca in cui la comunicazione è tutto e per questo si cambiano i nomi alle cose, si ridefiniscono le azioni; parlare nel linguaggio ingannatore è un obbligo, fuoco amico, bombe intelligenti, esportazione forzata della democrazia, missioni di pace, carbone pulito ed ora anche strada parco. Chiediamo con urgenza un incontro con il Presidente Vendola e l’Assessore Barbanente che ci spieghi cos’è e come possa realizzarsi sul nostro territorio una strada parco. Chiediamo un incontro con il Presidente della Provincia Pellegrino per capire come questo progetto può essere conforme alle linee programmatice espresse con il Ptcp recentemente approvato. Se dovesse essere mantenuto il progetto iniziale contro il quale ci siamo opposti e sempre ci opporremo, se la strada verrà realizzata in trincea e non a raso, ci difenderemo con la disobbedienza civile che i movimenti in questi anni hanno dimostrato di riuscire a fare, senza l’aiuto dei partiti che hanno tradito le promesse elettorali, senza i rappresentanti istituzionali che prendiamo atto sono alla mercè di un sistema più grande di loro. Finchè ci sarà speranza ci opporremo con non violenza gandhiana ad un disegno del territorio che non ci appartiene, ribadendo che il sud Salento ha bisogno di sicurezza stradale non di un’altra strada., ribadendo che vogliamo una crescita armonica del territorio e non altre ferite sanguinanti. Non ci basta ricostruire i muri a secco, ripiantare alberi d’olivo, noi vogliamo preservare e non ricostruire, partendo dalle macerie degli errori politici che ottusamente continuate ad inseguire.

Il Comitato 275

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