Statale 275: la risposta dell’assessore Barbanente

Gentile signora Santoro, nonostante che la Sua lettera sia indirizzata al Presidente Vendola, sento il dovere di risponderLe avendo contribuito a integrare la delibera della giunta regionale che prevedeva il raddoppio della ss 275 sino all’incrocio con la SP 210. Per il resto – e’ bene precisare – si trattera’ di mero adeguamento del quale andra’ comunque controllata attentamente la modalita’ di realizzazione. Intanto il punto di partenza e’ un progetto definitivo sino alla SP 210, che aveva avuto pareri favorevoli nel corso di numerose conferenze di servizio. E non e’ facile modificare decisioni gia’ assunte. Le integrazioni impegnano l’ANAS a realizzare il progetto configurando la viabilita’ come “strada parco”, idea, questa, articolata dal Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Lecce. Pertanto, la progettazione esecutiva dovrà essere accompagnata da un’analisi dei paesaggi attraversati dalla strada, prevedendo misure di mitigazione ambientale e di integrazione alla morfologia dei luoghi e agli elementi paesaggistici che li connotano: in particolare, recupero dei muri a secco e degli antichi accessi alle case rurali attraverso interventi di montaggio e rimontaggio, recupero delle alberature monumentali esistenti lungo il tracciato, misure di compensazione per le alberature delocalizzabili e gli eventuali manufatti rurali esistenti lungo il percorso, reintegri mediante densificazioni della maglia olivetata o dei boschi a margine della strada.

Si e’ inoltre chiesto di conferire unitarietà al progetto mediante l’osservanza di regole dimensionali e tipologiche che assecondino i caratteri paesaggistici dei luoghi: localizzazione di rotatorie alberate in prossimità di strade esistenti di penetrazione ai centri (ossia nessuno svincolo in corrispondenza delle intersezioni); contenimento delle aree di sosta in un modulo di 100 m x 20 m e loro localizzazione in posizioni panoramiche, con previsione di pavimentazione semipermeabile e alberature autoctone.

Si e’ infine richiesto di studiare opportune connessioni con la pista ciclabile prevista e con la rete interpoderale esistente, segnalandole con apposita cartellonistica, per favorire la percorrenza di itinerari alternativi e quindi una più ampia fruizione dei paesaggi rurali presenti lungo il percorso.

Se l’analisi paesaggistica orientera’ efficacemente la progettazione esecutiva interpretando il territorio e i suoi valori ambientali, la strada potra’ essere elemento che qualifica i paesaggi attraversati piuttosto che l’ecomostro anche da me temuto. Mi creda, assieme a Presidente abbiamo molto a cuore il paesaggio salentino, ma non e’ facile modificare repentinamente una (non)cultura del territorio radicatasi a tutti i livelli in decenni di modernizzazione selvaggia. Mi creda: stiamo provando a modificare questa (non) cultura. Con il sostegno di persone sensibili come Lei possiamo farcela, ma c’e’ bisogno di tempo….

Cordiali saluti

Angela Barbanente

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